Botta e risposta sui social tra i ristoratori e Alberto Di Lorenzo - Le Cronache
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Botta e risposta sui social tra i ristoratori e Alberto Di Lorenzo

Botta e risposta sui social tra i ristoratori e Alberto Di Lorenzo

di Monica De Santis

Botta e risposta su Facebook tra alcuni ristoratori e Alberto Di Lorenzo, l’ex dirigente comunale. Tutto nasce da un post di Vincenzo Penna, che pubblicando una foto della pagina del nostro quotidiano dove era stata pubblicata una sua intervista, scrive: “Non giudicateci male. Vogliamo solo lavorare e dar da mangiare alle nostre famiglie e alle famiglie dei nostri dipendenti, che lo stato ha ripagato a singhiozzo con meno del 50% della cassa integrazione. Rispetteremo i clienti con le norme anticovid”. A questo post arriva il commento di Di Lorenzo che scrive: “Si, ok..ma la solidarietà gratis non serve a niente. Arriveranno le forze dell’ordine e ti commineranno una sanzione che probabilmente non riuscirai a pagare e andrà sempre peggio. Se questo gruppo è una comunità, e lo è, allora quelli più fortunati aiutino concretamente le vittime incolpevoli della pandemia e della miopia degli amministratori. Quelli che possano, come me e tanti altri, costituiscano un fondo, che gestirà l’amministratore del gruppo, per aiutare i titolari di pubblici esercizi che fanno parte del gruppo…a questo momento. Impegnamoci a sostenere concretamente, e non a chiacchiere, chi non ce la fa. Violare le regole non serve e, soprattutto, non risolve, anzi. Valuti poi l’amministratore del gruppo se far restituire l’aiuto in 100 rate senza interessi per reimpiegare il fondo per analoghe iniziative solidali e per le battaglie civiche. Io ci sto..si potrebbe trattare di un contributo mensile, per tre mesi..una boccata d’ossigeno. Se siamo mille e versiamo 100 euro a testa per tre mesi…. vediamo che ne pensate”. Commento questo che ha irritato alcuni ristoratori e tra questi Carla D’Acunto, titolare del ristorante Mediterraneo di Salerno che risponde a Di Lorenzo affermando che… “Noi stiamo chiedendo aiuto come non avevamo mai fatto, mi creda, è già difficile cosi! Nessuno di noi vuole ricorrere ad un dignitoso fondo di solidarietà, tra l’altro “pubblico”, ci mancherebbe. Chi di noi del settore è già in seria difficoltà, può già contare sull’aiuto silenzioso dei colleghi, fortunatamente. Il punto non è questo. Il punto è che noi non possiamo più restare inermi a guardare il fallimento delle nostre aziende, che si avvicina inesorabile, per tantissimi di noi che vivono solo di questo lavoro. Se questa sorta di apparente imposizione alla riapertura fosse stata da noi pensata e messa in opera lo scorso marzo 2020, Lei e l’opinione pubblica avreste fatto bene a storcere il naso ed a rimproverarci (…) a giudicarci di conseguenza come dei lavativi ” …..ma è più di un anno che stiamo in queste condizioni ed il “Liberi Tutti” di quest’estate ci ha permesso di tirare avanti giusto fino a novembre. Da dicembre in poi il danno economico è stato veramente incalcolabile e mentre ancora si parla di ricevere un briciolo di danaro sulle perdite dello scorso anno, non si tiene in considerazione che il 2021 è già iniziato con le “spalle completamente scoperte”. Lei lo capisce benissimo che non possiamo più andare avanti così perché le zone a colori sono una presa in giro “clamorosa” e non di certo in Campania ma in tutt’Italia! Il governo ci ha chiesto di adeguarci e continua a tenerci chiusi mentre tutto ” il resto ” scorre abitualmente tra incongruenze ed assembramenti che, agli occhi del Governo, appaiono perfino logici come ad esempio la ressa nei supermercati. Abbiamo perso la entusiasmo, abbiamo perso la fiducia, abbiamo perso tanti ma tanti soldi. Siamo persone perbene, non siamo dei lavativi. – conlude la D’Acunto – Per favore permetteteci di lavorare, con le regole e quant’ altro, ma permetteteci di ricominciare a sperare che non finiremo tutti in mano agli strozzini. Abbiate il coraggio di schierarvi al nostro fianco, senza vergogna (…) Vogliamo solo lavorare in sicurezza, siamo i posti più sicuri. Io stessa lo scorso anno ho investito diecimila euro solo per assicurare un impianto di condizionatori di ultima generazione e tavoli nuovi e quant’ altro con tanta speranza e tanta grinta. Schieratevi dalla nostra parte, noi abbiamo bisogno del vostro appoggio e della vostra intelligenza per fare capire che queste “regole ” non hanno più alcun senso!”.